DELEGAZIONE DEL SOVRANO ORDINE OSJ IN SIRIA

Lo scorso anno nel mese di luglio, una delegazione di oltre 60 Cavalieri del Sovrano Ordine dei Cavalieri di Malta OSJ si è recata nella Repubblica Araba di Siria; a capo della Delegazione era S.A. Don Thomas Molendini di Santa Magdalena Alto Consigliere Personale del Principe Gran Maestro Don Thorbjorn Paternò Castello di Carcaci.

Già allora la situazione  interna in Siria era molto critica, ma il Nostro Ordine voleva dare un segno tangibile della Nostra vicinanza alla popolazione.

L’Ordine oggi più che mai, ha l’obiettivo e la volontà di rafforzare i propri rapporti con i Rappresentanti di Strutture Umanitarie che sono impegnate in prima linea nel supporto della popolazione siriana.

Il Culto di San Giovanni Battista

Il culto di San Giovanni Battista si diffuse prestissimo in tutta la Cristianità; molte città ne presero il nome e numerose chiese sono state intitolate al Santo.

Secondo la tradizione della Chiesa cattolica, il capo del Santo è ora conservato nella chiesa di San Silvestro in Capite a Roma. La reliquia, pervenuta a Roma durante il pontificato di Innocenzo II (1130-1143), fino al 1411 veniva portata ogni anno in processione da quattro arcivescovi. Il cranio custodito a Roma è senza la mandibola, conservata nella cattedrale di San Lorenzo a Viterbo. Un’altra tradizione affermava invece che la testa fosse custodita nella cattedrale d’Amiens e nel Palazzo di Topkapi ad Istanbul sarebbero conservati la sua testa e il suo braccio. Ciononostante è comunemente riconosciuta la veridicità della reliquia romana; Oliviero Iozzi si spinse a “dimostrare” l’autenticità del cranio e della mandibola del Battista conservati in Italia.

29 Agosto – Ricorrenza della Morte di San Giovanni Battista

Fonte principale sulla vita e la figura del Battista sono i Vangeli. Essi affermano che era figlio di Zaccaria e di Elisabetta, cugina di Maria, e fu generato quando i genitori erano in tarda età. La notizia è interpretabile come a sottolineare l’eccezionalità del personaggio (figli di genitori anziani furono anche Isacco, figlio di Abramo, e, secondo tradizioni tarde, Maria). La sua nascita fu annunciata dallo stesso arcangelo Gabriele che diede l’annuncio a Maria; Giovanni andò a vivere nel deserto, conducendo vita di penitenza e di preghiera, secondo la tradizione ebraica del voto di nazireato: “Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico” (Vangelo secondo Marco 1, 6). Nei Vangeli è definito “voce di uno che grida nel deserto” (in latino: vox clamantis in deserto). Si discute tuttora sui possibili rapporti fra il Battista e la comunità giudaica degli Esseni, che vivevano in comunità monastiche nel deserto, aspettavano l’avvento del Messia e praticavano il battesimo come rito di purificazione.